domenica, ottobre 17, 2004

Tira una brutta aria.

Dopo l'inaugurazione del blog avvenuta a giugno, ho dato un'occhiata in giro, un po' a tempo perso.

Ho visto che di blog ce ne sono tantissimi, come del resto tantissime sono le Home Page personali, come la mia. Ho visto sia blog non aperti, dove scrive solo il gestore, sia blog aperti, dove vengono ospitati i navigatori che scrivono le loro opidioni e danno vita a discussioni su vari temi.

Mi sono quindi chiesto che interesse potesse rappresentare un blog gestito da me, se ad esempio era utile aprirlo al pubblico.

Il fatto e' che mi sembra tiri una brutta aria. La materia e' complessa e controversa: e' notizia di questi giorni quanto accaduto al giornalista Pino Scaccia, che rischia personalmente a seguito di quanto scritto sul suo blog da un visitatore.

Dice Paolo Attivissimo nel suo blog (non aperto) commentando due vicende, quella accaduta a Indymedia e quella di Pino Scaccia:

"In entrambi i casi, sembra che si stia stabilendo un principio molto pericoloso: chi gestisce un sito che ospita commenti pubblicati dai lettori risponde in prima persona per quei commenti. E' come se i condomini fossero responsabili per gli insulti scarabocchiati sui muri del condominio da vandali con le bombolette.
Viene spontaneo chiedersi, a questo punto, che cosa succede se qualche malintenzionato scrive frasi ingiuriose o lesive della privacy nei commenti di siti come Punto Informatico o Zeus News, o nei forum della Rai, o in un blog. Di fronte a episodi come questi, molti responsabili di siti d'informazione e blog potrebbero sentirsi in dovere di spegnere per prudenza le aree di discussione e commento, con grave danno per la libertà di comunicazione in Rete. E così i casi di Indymedia e di Pino Scaccia, apparentemente così lontani, finirebbero per toccare ognuno di noi."

C'e' da riflettere.

Ciao da Maurizio.